Durante l’anno mi è stato conferito l’incarico di docenza in un istituto professionale come docente di sicurezza sul lavoro. Il corso, per questo tipo di scuola, è necessario sia per l’accesso ai laboratori sia per i successivi tirocini formativi. Secondo quanto riportato nell’articolo 2 comma 1 lettera a) del D.Lgs 81/08 viene definito lavoratore.
Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.
Pertanto il tirocinante viene equiparato al lavoratore (per fortuna!).
Il problema però sono gli studenti di oggi. Attenzione meno di zero, casino in aula, maleducazione alle stelle. Ad oggi bestemmie e termini scurrili nel loro vocabolario è all’ordine del giorno. Riuscire a far mettere insieme una frase senza un turpiloquio è quasi impossibile.
E pensare che l’articolo 724 del codice penale recita “Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità, è punito con la sanzione amministrativa da euro 51 a euro 309“
Non sono un santo perché anche a me scappa il termine colorito ma ai miei tempi, se avessi tenuto un comportamento del genere a scuola, non solo i professori mi avrebbero preso a calci ma avrei preso altrettanto a casa se malauguratamente avessi preso una nota!
Tralasciando l’aspetto del linguaggio alla base c’è comunque la assoluta mancanza di educazione e di voglia di fare qualsiasi cosa. Il cellulare è fonte di distrazione continua, tanto che in alcune classi è stata posizionata una scatola dove riporli prima di iniziare la lezione (ma per farglieli depositare è già una guerra!). La cosa che però più mi ha spaventato è la completa mancanza di interesse verso la materia anche di fronte ai numeri prospettati (più di 1300 morti, 560000 infortuni e oltre 55000 malattie professionali nel solo 2021). A nulla è servito nemmeno fare una rassegna stampa dove, ogni giorno, sui quotidiani c’è sempre qualche notizia nuova di feriti o peggio ancora di morti sul lavoro per stimolare la loro attenzione così come nemmeno specificare che sono corsi obbligatori per legge (e che saranno comunque costretti a frequentarli quando lavoreranno!)
Parlando con un mio ex compagno di università che fa il docente anche lui ha notato questa mancanza totale di interesse verso qualunque cosa. E pensare che questo è il momento in cui si plasma il loro futuro… Altro che “Stay Hungry” della famosa citazione di Steve Jobs!
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Ricorderò sempre l’insegnamento ricevuto anche in Università dal Professor Rovida che, dopo aver spedito via uno studente per il suo abbigliamento ci disse “Voi diventerete ingegneri e un ingegnere deve sapere anche vestirsi in maniera consona all’ambiente e all’occasione in cui si trova. L’esame è un momento importante della vostra carriera accademica pertanto imparate a vestirvi adeguatamente per questo momento istituzionale!”. Da quel giorno ho sostenuto tutti gli esami in camicia…