UNA DOMENICA IN MONTAGNA

“Fede….Ma se domenica andiamo al Lago Blu?una roba tranquilla!” E fu così che andammo in Valle d’Aosta a scarpinare…

Il lago blu viene chiamato così perchè le alghe presenti sul fondo danno questi riflessi. Per raggiungerlo occorre andare a Saint Jaques (AO).

Partenza alle 7:30, in un paio d’ore si arriva a destinazione (l’ultima mezz’ora di strada normale, molto divertente da percorrere). Parcheggiata la macchina piccola pausa caffè (ok, anche una fetta di torta ai lamponi 😅) e poi zaino in spalla, pronti per il sentiero . Manuel c’è già stato anni fa quindi…

Partiamo da 1666m slm e dobbiamo arrivare dopo circa 5km a 2219m slm. Peccato che all’inizio ci sia subito un buon dislivello e farlo ancora “freddi” non è stato il massimo. Procedendo sul sentiero si possono ammirare i paesaggi, fino ad arrivare al primo tratto piano, la Pian di Verra inferiore con il massiccio del Monte Rosa sullo sfondo. Ci fermiamo per una pausa e scattiamo qualche foto.

Ripartiamo nuovamente e, secondo le indicazioni, in circa 30 minuti si arriva al lago.

La strada diventa un po’ più brutta ma proseguiamo… Ed eccoci arrivati!

Ancora qualche foto prima di tornare alla zona piana di prima per pranzare al sacco.

Per il rientro, dopo aver fatto il pieno d’acqua, decidiamo però di non fare il sentiero dell’andata ma di fare la strada sterrata (usata dai “taxi della montagna” per chi non vuole fare fatica🤦🏻‍♂️) , sicuramente meno impegnativa anche se leggermente più lunga.

Morale della giornata: stanco ma soddisfatto, una camminata da 22000 passi (così decretò il mio Samsung Galaxy Watch 3) per circa 11,5km percorsi. Sicuramente da rifare l’anno prossimo (magari più allenato).

DOMENICA IN SELLA…

Come ogni anno la scusa è sempre la stessa: andare nella casa di villeggiatura di Silvano a Malesco per verificare che non sia arrivata posta o che non sia successo qualcosa… e come sempre il buon Silvano accetta di andare a fare questo finto controllo.

Partenza fissata a Sesto Calende ore 9:30, mi trovo con Silvano e la moglie Alessandra (su Harley Davidson) a cui si aggregano Mauro e la moglie Tiziana (Moto Guzzi). La mia dolce metà arriverà poi in macchina con i nostri vicini di casa (lei oggi ko con la schiena e non avrebbe retto il percorso, loro senza moto). Ovviamente alla partenza, come regola che ogni buon motociclista dovrebbe sapere, pisciati e benzinati. Partenza e prima tappa a Castelletto Ticino (non saranno troppi chilometri?😅) al “colazione da Tiffany” sul Sempione dove prendiamo il caffè e si aggiunge Filippo con la compagna Sharon.

Bene, in marcia. Direzione Arona, poi sulla lacuale verso Fondotoce. Sulla nostra destra il lago Maggiore che, come ormai da tempo ne parlano tutti, è a livello critico (non ho mai visto tratti con spiagge così vaste). La temperatura è gradevole anche se, causa traffico turistico, stare nella tuta in pelle e con il pompone che non gradisce troppo queste andature eccessivamente lente, il calore abbonda.

Passato Fondotoce prendiamo per Mergozzo lasciandoci l’omonimo lago sulla sinistra. Il paese che si affaccia sul lago è sempre molto carino ma decidiamo di proseguire. La strada si libera dal traffico e possiamo aumentare leggermente l’andatura ma senza esagerare. I paesini si susseguono e alle 12:00 arriviamo a Malesco dove ci attendono Jennifer e i nostri vicini di casa.

Mentre Silvano e Alessandra vanno veramente a verificare che sia tutto ok, noi iniziamo a sederci al bar “il monello” in centro per un veloce aperitivo prima di ripartire verso Arvogno dove ci attendono alla baita del moro per pranzo.

la strada qui è un filo più brutta (qualche strettoia, asfalto abbastanza ondulato) ma in poco più di 15 minuti siamo arrivati. Che si mangia di buono? Beh, un giro di antipasto non fa mai male, soprattutto se diviso tra tutti (prosciutto della valgrande, lardo, salame, cipolline in agrodolce, formaggi locali, melanzane olio e menta, fagioli con salsa) a cui segue un buon primo/secondo a scelta… qua la polenta è buona perciò polenta con funghi e salsiccia (lo so, sono goloso!) e per chiudere frutti di bosco con gelato, caffè e una buona genziana per sgorgare…

Ripartiamo per tornare a casa, stavolta strada alternativa.

Puntiamo verso il lago d’Orta e, dopo aver percorso il Sempione, usciamo a Gravellona Toce, tappa benzina (colpa mia, la 848 non ha autonomia oltre i 160km) e in poco tempo siamo a Omegna. Sul lungolago ci fermiamo a bere qualcosa di fresco (nel frattempo è uscito il sole e ora fa molto caldo) prima di risalire in sella, percorrere la statale che costeggia il lago d’Orta e fare ritorno a casa. Totale: 220km per una giornata divertente e in buona compagnia che, anche se alla fine sono un po’stanco fisicamente, mentalmente sono felice, rilassato e pronto ad affrontare una nuova settimana lavorativa!