AEREI E FULMINI

Leggendo il Corriere della sera sono incappato in questo articolo dal titolo “Fulmine colpisce un aereo diretto a Napoli: atterraggio d’emergenza a Bari, passeggeri illesi”

Riassumendo: un aereo di linea è stato colpito da un fulmine e ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a Bari al posto che atterrare regolarmente a Napoli.

Iniziamo a dire che il cambio destinazione è avvenuto NON per problemi tecnici dell’aereo ma delle pessime condizioni meteo sull’aeroporto… poi che un aereo sia colpito da un fulmine non è un evento così raro: più o meno ogni 1000 ore di volo si ha questo evento. Ma questa situazione è pericolosa per la sicurezza aerea?

In prima battuta si può dire che l’aereo, essendo interamente metallico, funziona come una gabbia di Faraday (la superficie dell’aereo costituisce un involucro in grado d’isolare l’ambiente interno da un qualunque campo elettrostatico presente al suo esterno indipendentemente dalla sua intensità) quindi il fulmine è agevolato nello “scivolare” via e proseguire la sua corsa verso terra.

A livello elettrico può esserci il rischio che i fulmini danneggino la strumentazione elettronica a bordo ma i moderni jet commerciali, oltre ad avere sistemi ridondanti, hanno adeguate protezioni contro questi eventi. Dopo la rapida polarizzazione potrebbe essere quindi necessaria la ricalibrazione di qualche strumento come la bussola.

A livello strutturale è estremamente difficile che vi siano danni gravi in quanto, come detto prima, il fulmine scivola sulla struttura metallica esterna (o se in materiale composito, viene adeguatamente convogliata).

A livello fisico il fulmine genera calore quindi è abbastanza facile vedere qualche “abbrustolita” sulla superficie esterna nella zona di ingresso e di uscita del fulmine.

A livello dinamico il fulmine non influisce sulla capacità di volo dell’aereo, discorso diverso per le turbolenze (correnti d’aria ascendenti o discendenti responsabili di una variazione repentina della portanza, causando i tipici sobbalzi avvertiti dai passeggeri) che si creano all’interno della nube temporalesca che possono creare altri tipi di problemi…

A livello fisiologico umano, quelli più a rischio sono i membri della cabina che potrebbero avere cecità temporanea dovuta alla forte luce emessa dal fulmine ma nulla di invalidante e permanente.

Ma non si poteva passare sopra il temporale? La quota di crociera è di circa 11000m. I cumolonembi sono masse imponenti, di aspetto minaccioso, simili a montagne o torrioni a grande sviluppo verticale (limite inferiore della stratosfera, a quote dai 12000 ai 15000 metri) e sono le nubi che accompagnano manifestazioni temporalesche producendo sempre piogge e grandinate accompagnate da fulmini persistenti e da vento molto forte al suolo. Quindi non è possibile sorvolarle.

Chiaramente dopo essere stato colpito da un fulmine, aereo subirà un processo ispettivo a terra per verificare p’assenza di danni e garantire la sicurezza del mezzo prima del prossimo volo.

Per la cronaca, durante il decollo del razzo della missione Apollo 12, il vettore Saturno V fu colpito ben 2 volte dai fulmini a distanza di 16 secondi. La missione finì con l’allunaggio e il il rientro senza problemi per l’equipaggio.

Resta solo da spiegare come mai è stato richiesto un atterraggio di emergenza da parte del comandante. Questo avviene quando un aereo deve necessariamente atterrare in una zona o in aeroporto diversi da quelli stabiliti in origine, nel momento in cui si presenta una circostanza imprevista o un pericolo che mette a serio rischio l’incolumità dei passeggeri a bordo. Possono essere distinti in

  • atterraggio forzato: questo tipo di atterraggio è legato ad un guasto tecnico che costringe il pilota ad atterrare il prima possibile e nel primo luogo adatto disponibile. In questo modo il pilota evita che la situazione si aggravi mettendo a rischio la vita dei passeggeri;
  • atterraggio precauzionale: si verifica in seguito ad una situazione di pericolo di natura medica, tecnica, meteorologica o di sicurezza che spinge il pilota ad atterrare preventivamente per evitare che la situazione si aggravi ulteriormente e si verifichino conseguenze peggiori.

Un approfondimento sulle procedure lo trovate qui su geopop.

Pertanto, essendo stato colpito da un fulmine e facendo prevalere le logiche della massima sicurezza e salvaguardia delle vite umane, avendo il dubbio che il fulmine possa aver creato qualche problema, è stato dichiarata l’emergenza.