Ammetto di essere stato un po’ (troppo) assente e di non aver aggiornato molto il blog ma purtroppo molteplici impegni mi hanno impedito di scrivere… ma non di sperimentare in cucina!
INGREDIENTI
320g di riso carnaroli
1 scalogno
6 fichi d’india
1litro di brodo vegetale
1 bicchiere di vino bianco
bottarga da grattuggiare q.b.
50g di pecorino sardo
PROCEDIMENTO
Tagliate i fichi d’india e flullateli quindi con l’aiuto di un colino separate la polpa e i semi dal succo
Tagliate lo scalogno e mettetelo in padella con un filo d’olio extravergine d’oliva e fatelo dorare
Tostate il riso, sfumatelo con il vino e aggiungete 3/4 del succo di fichi d’india
Proseguite la cottura con il brodo vegetale
Terminate la cottura aggiungendo il restante succo di fico d’india
Spegnete la fiamma e aggiungete il pecorino lasciando per 2 minuti la padella col coperchio quindi proseguite mantecando
Impiattate e grattuggiate la bottarga a piacere (non lesinate sulla quantità ma nemmeno eccedere) e guarnite con un paio di fette di fico d’india
Siamo a fine luglio e come ogni anno arriva l’evento più suggestivo della mia stagione motociclistica: il “Bielle sotto le stelle”.
Per chi ancora non lo conoscesse, il “Bielle sotto le stelle” è il moto giro in notturna tra i laghi (Varese, Comabbio, Maggiore, Mergozzo, d’Orta) e con tappa in vetta al Mottarone (la montagna che divide il lago Maggiore dal lago d’Orta), organizzata dall’infaticabile motoclub 100HP e patrocinato dal comune di Cassano Magnago.
Iscriversi costa 20€ e permette di aiutare l’associazione “più di 21” di cui trovate lo scopo (nobile) sul loro sito.
L’edizione 2025 è però più “fredda” della precedente: al via non si boccheggia dal caldo e dall’afa e abbiamo una gradevole temperatura di 25 gradi per via dei temporali del giorno prima e della pioggia caduta fino alle 18. Questo infatti non gioca a favore dell’evento perché, al via, siamo “solo” 160 moto (il che vuol dire raccogliere meno fondi per l’associazione). Per quanto ci riguarda siamo:
Io con il pompone (la 848 1° serie)
Sasà con la sua Harley-Davidson 883
Filippo in compagnia di Martina con il Yamaha TDM
Vale la solita regola prima della partenza, presentarsi al via benzinati e pisciati anche se ci saranno 2 tappe benzina ufficiali . Sarà un moto giro da fare in tranquillità come ben scritto su facebook nella pagina ufficiale e come ribadito prima del via anche perché non è che arrivando primi in vetta al Mottarone si vince la coppa…
All’arrivo a Cassano Magnago procediamo con l’iscrizione dove riceviamo il braccialetto che darà diritto al ristoro in vetta al Mottarone e la colazione e andiamo al bar a bere un caffè in attesa della partenza.
La nostra “safety car” che farà da apripista e ci guiderà nella notte…
PRIMA TAPPA
Alle 22:15 ci danno il via e iniziamo a prepararci. Tuta, casco, guanti e ci prepariamo a partire. Le staffette si preparano e si coordinano e alle 22:40 partiamo
Si parte in direzione Tradate, a seguire poi sulla SP233 fino al ponte di Vedano, e si prosegue fino a Capolago. Si costeggia il lago di Varese dal lato Schiranna/Calcinate/Gavirate seguendo la SP1. Si prosegue poi per Bardello, Biandronno, Ternate costeggiando quindi il lago di Comabbio. Passiamo infine per Varano Borghi, Corgeno, Vergiate e arriviamo infine sulla SS33 del Sempione dove tra Vergiate e Somma Lombardo facciamo una prima tappa di ricompattamento alla stazione di servizio lungo la strada che, disponendo di un’ampia area, riesce ad accoglierci tutti. Le staffette agevolano il passaggio perché, anche se meno numerosi rispetto allo scorso anno, siamo comunque una fila lunga qualche chilometro. Abbiamo percorso 57km
SECONDA TAPPA
Riprendiamo e le staffette ci fanno immettere sulla strada. Direzione Somma Lombardo per poi scendere sulla SS336 verso la centrale idroelettrica di “Porto della Torre” (e sconfiniamo così in Piemonte) quindi si prosegue per Varallo Pombia, Borgo Ticino, svolta per Campagnola, Comignago, Gattico, MAggiate e si arriva a Paruzzaro dove si fa tappa al distributore “Vega” per la prima sosta carburante. Percorsi 31km
TERZA TAPPA
Pronti nuovamente per la partenza, questa volta in direzione Arona. Giunti a Oleggio Castelo si svolta a sinistra e si inizia a percorrere l’Alto Vergante passando per Matrignasco, Ghevio, Nebbiuno, Massino Visconti per giungere a Lesa sul lago maggiore. Qui si prosegue lungo la sponda del lago passando per Belgirate, Stresa con a destra sul lago le isole Borromee mentre a sinistra l’Hotel Regina Palace (per i cultori del genere: dove fu girato il film “Grand Hotel Excelsior”), Baveno, Feriolo e Fondotoce dove, svoltando a sinistra (e subito nuovamente a sinistra) si inizia a costeggiare il lago di Mergozzo dove la strada ci conduce all’omonima cittadina che ci ospita qualche minuto, giusto il tempo di ricompattarsi e di indossare abbigliamento più consono per la prossima tappa: il Mottarone. Percorsi ulteriori 40km
QUARTA TAPPA
Ripartiamo e appena fuori dal centro abitato si svolta a sinistra puntando verso Omegna passando per Gravellona Toce. Giunti a Omegna la si oltrepassa e si inizia a salire verso il Mottarone: Agrano, Bassola, Armeno, Cheggino e sempre più in alto fino alla vetta dove ci aspettano al Bar Alp per il ristoro. Vuoi negarti una penna aglio olio e peperoncino alle 4 del mattino in vetta? In alternativa c’è pasta al pomodoro… E abbiamo intanto aggiunto ulteriori 32km
In vetta clima fresco ma non gelido: 13° a quasi 1500m alle 4 del mattino non è male, tira solo un venticello fastidioso. Per chi farà la prossima edizione: o venite con il sotto tuta termico oppure vi portate una felpa o altro per quando si sale in vetta
La faccia di Salvatore la dice lunga su quanto sia piacevole l’aglio olio e peperoncino a quest’ora…
Dopo aver mangiato, un buon caffè e 4 chiacchiere all’aperto sotto il cielo stellato in attesa della ripartenza guastandosi il panorama che il Mottarone ci offre…
QUINTA TAPPA
Ci rimettiamo in sella pronti per la discesa, sono le 5:10 e si riparte per iniziare il rientro passando dal versante opposto del Mottarone percorrendo la strada privata “Borromea” che è a pedaggio. Mentre scendiamo inizia ad albeggiare, e il panorama è bellissimo! Mi fermo qualche secondo per uno scatto, tanto a fine discesa ci si deve ricompattare…
Una volta ricompattati percorriamo in direzione inversa la lacuale fino ad Arona (con attenzione al maledetto autovelox che ha già castigato molti di noi sia a 2 che a 4 e più ruote…), poi sulla SS33 del Sempione ci fermiamo al distributore IP di Castelletto Ticino per la seconda tappa rifornimento
Abbiamo intanto fatto le 6:30 e percorso ulteriori 43km. Un po’ di sonno inizia ad arrivare ma ormai siamo alla fine… Sasà invece abbandona per impegni mattutini e non sapendo quanto tempo ci vorrà per andare a Cassano Magnago e rientrare preferisce fermarsi qui.
SESTA TAPPA
Ultimo tratto con Muppet Bar di Cassano Magnago per chiudere il giro. Riprendiamo il Sempione passando sul ponte di ferro che collega Castelletto Ticino a Sesto Calende, proseguiamo per Vergiate, Somma Lombardo fino a Gallarate e infine Casano Magnago. Abbiamo percorso gli ultimi 27 km e ci aspetta la colazione con la patch di ricordo per farci tornare alla mente quanto è bello questo evento!
Prima di partire è doveroso salutare e ringraziare lo staff del 100HP perché non solo organizza un evento come questo ma permette a tutti noi partecipanti di farlo in sicurezza grazie alle loro infaticabili staffette che per tutta la notte ci hanno accompagnato in questa avventura. All’anno prossimo per la 22°edizione!
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Addio Papa Francesco, sarai ricordato come un riformatore, un pastore vicino alla gente, un uomo di misericordia ma soprattutto un volto umano nel cuore di un’istituzione spesso distante. Lo ricorderò anche in piena pandemia quando, con in sottofondo il suono delle sirene delle ambulanze, celebrava da solo e sotto la pioggia in una San Pietro desolatamente vuota il rito del venerdì Santo.
Siamo solo al terzo round del mondiale SBK 2025 e devo dire che anche quest’anno il mondiale è uno schifo. Lo scorso anno il mondiale è stato vinto da Toprak Razgatlıoğlu (e come sempre onore al vincitore) con BMW che aveva le cosidette “superconcessioni”. Già sono contro a queste superconcessioni per 2 motivi
Lo spirito della Superbike era di correre con moto derivate dalla serie e già per tutti i tifosi veri è comunque snaturata perché le moto attuali sono sempre più vicine ai prototipi, specialmente se vengono usati componenti in superconcessione;
L’uso delle “superconcessioni” non invoglia lo sviluppo di base delle case motociclistiche che tanto avranno questo premio e al contrario va a danneggiare chi ha lavorato bene dall’inizio (in questo caso principalmente Ducati con la Panigale V4)
Ma cosa sono le “Superconcessioni”? Sono agevolazioni tecniche extra concesse alle case che non ottengono buoni risultati, con l’obiettivo (secondo chi ha pensato a questa assurdità)di rendere il campionato più equilibrato e spettacolare. Quindi meno piazzamenti fai e più avrai agevolazioni come l’uso di componenti speciali del motore (es. albero motore, valvole, testata), modifiche al telaio più libere rispetto a quelle normalmente permesse e addirittura l’introduzione di aggiornamenti che di solito sarebbero vietati in corso di stagione… Nel 2023-2024, la Honda e la BMW, che faticavano a tenere il passo di Ducati e Kawasaki, hanno potuto sfruttare questo regolamento per apportare modifiche significative alle loro moto nel tentativo di colmare il gap tecnico. BMW infatti ha realizzato un telaio prototipo che, anche grazie alle capacità del pilota turco, ha permesso alla casa bavarese di portarsi a casa il primo titolo mondiale costruttori. Ovvio però che l’aver vinto il mondiale significa che hai preso più punti degli altri e da qui il divieto di usare il telaio prototipo sulla moto 2025 (complice il fatto che BMW non è riuscita ad omologarlo anche per via nel numero minimo di moto non prodotte…)
Parte la stagione 2025 e subito il pilota turco a piangere per non poter usare il telaio prototipo e per la duplice vittoria Ducati con Nicolò Bulega che lo hanno portato subito a dichiarare che il campionato era un monomarca Ducati. Come già scrivevo però 2 anni fa per la MotoGP, è normale che i team privati cerchino il pacchetto più performante quindi non è colpa di Ducati se ci sono molte loro moto in griglia di partenza ma è colpa delle altre case che non riescono a fornire un pacchetto altrettanto competitivo.
Passiamo ora al cambio di regolamento “in corsa”: a inizio stagione ci si presenta con la moto ottimizzata in tutti i parametri per il campionato, dopo 3 round Ducati e BMW dovranno diminuire il flusso di carburante delle rispettive moto di 0,5 kg/h. Questo significa che i motori come quello della Panigale V4, per ridurre i consumi o abbassa il numero di giri (che vuol dire andare contro la natura stessa per cui il motore è stato progettato e ottimizzato) e deve per forza avere una combustione più magra il che significa meno potenza ma allo stesso tempo vuol dire anche temperature più elevate che si traduce in stress per tutti i principali organi meccanici (testata, valvole, pistoni, bielle, alberi) ma anche problemi di lubrificazione. Tutto questo può inoltre portare a detonazione e conseguenti problemi di affidabilità. Ne sa qualcosa Bulega che è stato appiedato dalla Panigale ben 2 volte (ipotizzo proprio per questi motivi visto che in generale la Panigale ha sempre dimostrato un’ottima affidabilità). Per chi volesse approfondire gli argomenti tecnici può trovarli sul libro “Motori ad alta potenza specifica” di Giacomo Augusto Pignone e Ugo Romolo Vercelli che è uno dei sacri testi sull’argomento (attenzione, serve però un minimo di cultura tecnico-scientifica di base)
il bello di tutta questa porcata, dove chi ha lavorato meglio viene penalizzato e chi ha dormito continua a dormire visti gli scarsi risultati che continua ad ottenere (e parlo di un colosso come Honda per fare un esempio…), è Gregorio Lavilla che è responsabile della supervisione dell’intera struttura sportiva e organizzativa del WorldSBK, inclusi gli aspetti regolamentari, tecnici e promozionali. E il bello è che è stato uno dei piloti dell’era d’oro della WSBK, quando a organizzarla era FGSport (poi diventata Infront Motor Sports), società che ha gestito commercialmente e organizzativamente la SBK per molti anni facendolo diventare un vero campionato parallelo della MotoGP (che all’epoca erano le vecchie GP500).
Passiamo ai piloti: il campione del mondo in carica, per quanto gli va riconosciuto il “manico” (già ai tempi di Yamaha quando aveva una moto nettamente inferiore ma teneva il passo dei migliori) è il primo a lamentarsi quando non vince. Perse le prime due gare (vinte da Bulega su Ducati) già gridava al monomarca, ora si lamenta delle limitazioni ricevute (ma se vinci il regolamento è quello per quanto assurdo)… insomma, mancano i veri piloti Superbike, quelli come Polen, Roche, King Carl Fogarty, Pirovano, Falappa, Tardozzi, Chili, Russel, Slight, Bayliss, Haga… Tutta gente con i maroni e i contromaroni la cui unica preoccupazione era entrare in pista e dare gas. Magari un giorno vi parlerò di chi erano questi personaggi e di come era realmente la WSBK quando era una cosa seria…
Il pigreco indica il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e il suo diametro e, per semplicità, è approssimato a 3,14 che corrisponde alla data del 14 marzo scritto con il sistema anglosassone.
Attualmente il valore più alto di cifre calcolate è pari a 68,2 trilioni (scala corta) di cifre. Il team che si è impegnato a svolgere questo calcolo appartiene all’Università di Scienze Applicate di Graubunden in Svizzera. I ricercatori hanno impiegato 108 giorni e 9 ore per completare l’operazione…
Poichè PIGRECO è presente in molte leggi della fisica che ci circondano (Principio di Indeterminazione di Heisenberg, Legge di Coulomb, moto oscillatorio, flusso del campo gravitazionale,…), questa costante matematica regola le oscillazioni dei fenomeni fisici, che hanno frequenze definite da funzioni periodiche in cui la presenza del pigreco è fondamentale. Un errore nel calcolo, dovuto anche banalmemte a una sua errata approssimazione, può portare a risultati catastrofici come si può vedere nel video sotto riportato
Auschwitz – Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potrete dimenticarci.
(Lapide presente presso il Sacrario ai Caduti di Marzabotto – Bologna)
Post Scriptum: sarebbe bello dimenticare anche queste persone per la loro deficienza…. perchè non hanno capito dove sono e che comportamenti dovrebbero tenere!
E anche quest’anno ci si ripresenta al “Bielle sotto le Stelle”, il motogiro in notturna che, a mio modesto parere, è l’evento più figo dell’anno.
Ma che cos’è Il “Bielle sotto le stelle”? Organizzato dal motoclub 100HP e patrocinato dal comune di Cassano Magnago, è il motogiro in notturna tra i laghi e in vetta al Mottarone che, a un costo di iscrizione di 20€, permette di aiutare l’associazione “più di 21“.
Dopo la disastrosa edizione del 2023 dove il meteo era proibitivo (dopo la prima tappa ho abbandonato da quanto ero zuppo!) per il 2024 siamo pochi ma buoni:
Io e la mia fedele Ducati 848
Kamal con la sua fida Ducati Multistrada 1° serie
Sasà alla sua “prima” notturna con la sua Harley-Davidson
Filippo con il Yamaha TDM
Claudio (+forse figlio motorizzato + forse amico motorizzato) ci attende/attendono alla seconda tappa perchè deve fare da taxista al figlio che rientra dalle vacanze…sempre se il volo non ritarda!
Vale la solita regola prima della partenza, presentarsi al via benzinati (non fatti di chissà cosa ma semplicemente con il pieno di benzina…) e pisciati. Sarà un motogiro da fare in tranquillità come ben scritto su facebook nella pagina ufficiale e come ribadito prima del via.
All’arrivo a Cassano Magnago in piazza Mercato troviamo già un bel numero di moto schierate. Procediamo con l’iscrizione dove riceviamo il braccialetto che darà diritto al ristoro in vetta al Mottarone e la colazione e la starlight da mettere sulla moto per identificarci. Mentre aspettiamo le 22:30 per la partenza iniziamo a bere un caffè al vicino bar.
PRIMA TAPPA
Iniziamo a vestirci e accendiamo i motori. Alle 22:30 spaccate si parte! Qualcuno ha già fatto fuori mezzo serbatoio solo sgasando da fermo prima di partire. Il gruppo è bello numeroso e sono curioso di sapere quanti saremo, lo scopriremo tra qualche giorno quando arriveranno i numeri ufficiali ma a naso saremo circa 300 moto. EDIT: 301 partecipanti iscritti dalla pagina ufficiale
Si parte in direzione Tradate, a seguire poi sulla SP233 fino al ponte di Vedano, e si prosegue fino a Capolago. Si costeggia il lago di Varese dal lato Schiranna/Calcinate/Gavirate seguendo la SP1. Si prosegue poi per Bardello (con la solita signora anziana dal balcone che ci aspetta come nelle edizioni precedenti, applaude e saluta), Biandronno, Ternate costeggiando quindi il lago di Comabbio. Passiamo infine per Varano Borghi, Corgeno, Vergiate e arriviamo infine sulla SS33 del Sempione dove tra Vergiate e Somma Lombardo facciamo una prima tappa di ricompattamento alla stazione di servizio lungo la strada che, disponendo di un’ampia area, riesce ad accoglierci tutti (soprattutto per la felicità del camionista che sta dormendo in cabina). Durante tutto il tragitto le staffette fermano il traffico e agevolano il passaggio anche perchè in movimento siamo un serpentone lungo qualche chilometro e erchiamo di restare sempre in gruppo (è doveroso dire che, se non si deve procedere dritti, le staffette sono sempre agli incroci/rotonde a segnalare la strada da imboccare) Sono le 00:18 e siamo al primo pit-stop dopo aver percorso 55km in totale tranquillità.
SECONDA TAPPA
Ripartiamo per la seconda tappa. Le staffette fermano il traffico per permetterci di rientrare in gruppo sul Sempione verso Somma Lombardo e sempre velocemente si alternano a tutti gli incroci per segnalare la strada e fermare il traffico. Arrivati a Somma imbocchiamo la SS336 in direzione della diga del Panperduto, attraversiamo il ponte sul Ticino (mentre ci si avvicina al ponte è molto suggestivo vedere il serpentone davanti a noi che illumina la notte così come dal ponte vedere quello che ci segue). Si risale sulla SS32 verso Varallo Pombia, Borgo Ticino, Gattico dove facciamo tappa al distributore Vega di Paruzzaro per la prima sosta carburante ufficiale e fare un attimo di pausa. I chilometri percorsi sono 89 in totale (32km dalla tappa precedente) e siamo alla 1:10. La prossima sosta ufficiale sarà direttamente in vetta al Mottarone e sicuramente la temperatura scenderà…
TERZA TAPPA
Nuovamente in marcia, stavolta si va in direzione Arona per poi tagliare e fare l’Alto Vergante, passando per Massino Visconti e scendere sul lago Maggiore dove il paesaggio notturno è stupendo. La temperatura resta su un gradevole 23 gradi e sulla strada passiamo Lesa, Stresa (dove si possono ammirare le isole Borromee illuminate), si prosegue sempre sulla strada del lago verso Feriolo, Fondotoce e svoltiamo super imboccare la strada per Mergozzo dove costeggiamo l’omonimo lago. Qui facciamo un ricompattamento e ne approfittiamo per vestirci prima di salire al Mottarone. Mergozzo è una ridente località sull’omonimo lago ma è molto piccola, noi siamo in tanti e in men che non si dica blocchiamo tutto! Abbiamo tirato le 2:50 e siamo a 128km totali (39 km di “semitappa”)
Ripartiamo e appena fuori dal centro abitato si punta verso Omegna, si percorre quindi la SP229 costeggiando il lago d’Orta fino a Orta San Giulio dove iniziamo la salita in vetta. Man mano che saliamo la temperatura cala leggermente mentre sulla strada, specialmente nell’ultimo tratto si vede il suggestivo serpentone di moto che procede e illumina la notte. Scendiamo dalla moto alle 3:50 e siamo a 165km percorsi (37km di “semitappa”).
Ammetto che mi aspettavo una temperatura più fredda (i siti meteo indicavano 11 gradi in vetta), in compenso c’è una forte umidità. Il Bar Alp, a cui dovremmo fare un monumento, ci attende per il ristoro: a scelta penne al pomodoro o penne aglio olio e peperoncino (opto per queste) con una coca cola.
Dopo aver mangiato, un buon caffè e 4 chiacchiere all’aperto sotto il cielo stellato in attesa della ripartenza…
QUARTA TAPPA
Ci rimettiamo in sella pronti per la discesa, sono le 5:10 e si riparte per iniziare il rientro.
Stavolta passiamo dal versante opposto del Mottarone percorrendo la strada privata “Borromea” che è a pedaggio. Mentre scendiamo inizia ad albeggiare, il cielo perà non promette nulla di buono per adesso e quest’annno niente foto dell’alba (se volete vederla cercate nel posto del 2022)
A fine discesa arriviamo nuovamente a Stresa e ci fermiamo per ricompattarci. Ammetto che inizio ad avere sonno, complice la notte precedente in turno in ambulanza di emergenza dove abbiamo lavorato e non ho dormito molto…
Un filo di “me cala la palpebra” sia a me che a Sasà…
Percorriamo la lacuale in direzione inversa fino ad Arona (con attenzione al maledetto autovelox che ha già castigato molti di noi indipendentemente dal mezzo di trasporto), poi sulla SS33 del Sempione ci fermiamo al distributore IP di Castelletto Ticino per la tappa rifornimento rifornimento non ufficiale. Abbiamo intanto fatto le 6:30 e per 203km totali (vale a dire 38km di tappa).
QUINTA TAPPA
Si riparte e stavolta la destinazione è Cassano Magnago al Muppet Bar per chiudere il giro. Riprendiamo il Sempione passando sul ponte di ferro che collega Castelletto Ticino a Sesto Calende quindi ripassiaamo nuovamente da Vergiate, Somma Lombardo, Gallarate e alle 7:26 concludiamo il giro con 231km percorsi e possiamo fare colazione.
EDIT: da fonte ufficiale 242 hanno completato il giro
Prima di partire è doveroso salutare e ringraziare lo staff del 100HP pechè non solo organizza un evento come questo ma permette a tutti noi partecipanti di farlo in sicurezza grazie alle loro infaticabili staffette che per tutta la notte ci hanno accompagnato in questa avventura. See you next year!
EDIT: 2130€ raccolti a favore dell’associazione “Più di 21”!
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